Botti di capodanno e cani: cosa fare se…

Botti di capodanno e cani: cosa fare se…

Cosa fare con un cane che sta all’aperto:

  • sistemalo in un locale chiuso, conosciuto e sicuro mettendogli a disposizione il suo giaciglio e alcuni oggetti a lui familiari, ad esempio i suoi giochi preferiti, le ciotole e qualcosa da rosicchiare.
  • Attento ad eliminare tutto ciò che potrebbe ferirlo nel caso tentasse comunque una fuga;
  • se il cane è legato, slegalo e sistemalo come nel caso precedente; ricordati che un cane legato, se terrorizzato, potrebbe ferirsi gravemente;
  • se vive in un box esterno, verifica che sia sufficientemente sicuro e che gli fornisca la giusta protezione, altrimenti sistemalo come nei casi precedenti;
  • se non puoi sistemarlo al chiuso, verifica l’integrità della recinzione e fai molta attenzione: se riuscisse ad uscire, potresti perderlo per sempre e non sarebbe un fatto così strano;
  • durante i botti, se ti è possibile, vai da lui e cerca di sdrammatizzare la situazione, eventualmente facendolo giocare; non devi proteggerlo o confortarlo e soprattutto non devi dar peso alle sue ansie. In questi casi è molto più efficace una vera e propria “pratica dell’allegria” e ricordati di lasciare qualche boccone appetibile quando devi allontanarti;
    un cane spaventato non mangerebbe mai ma, la presenza del cibo potrebbe rendere più familiare l’ambiente facendolo sentire, se mai fosse possibile, meno isolato.

Cosa fare con un cane che resta a casa da solo:

  • lascia le luci accese;
  • lascia le porte aperte;
  • lascia almeno due stanze a disposizione;
  • il suo giaciglio deve essere ben raggiungibile;
  • non lasciare oggetti che lo possano ferire;
  • inibisci i nascondigli troppo angusti, per evitare che si ferisca per entrarci;
  • lascia liberi i soliti nascondigli;
  • lascia a disposizione i suoi giochi e qualcosa da rosicchiare;
  • lascia la ciotola dell’acqua ( anche se, quando un cane è spaventato, non mangia e non beve );
  • a mezzanotte fai squillare il telefono, potrebbe distrarlo ed eventualmente calmarlo udendo un suono conosciuto e rassicurante.

Cosa fare quando il cane è a casa con te:

  • informa gli ospiti sugli atteggiamenti da tenere facendo presente che è molto meglio se rimangono assolutamente passivi lasciando a te il controllo della situazione;
  • se ci sono bambini, istruiscili opportunamente: non devono correre o eccitarlo inutilmente, meglio se lo ignorano;
    lascia le porte aperte;
  • il suo giaciglio deve essere sempre ben raggiungibile;
  • inibisci i nascondigli troppo angusti, per evitare che si ferisca per entrarci;
  • lascia liberi i suoi soliti nascondigli;
  • se si nasconde, non cercare di tirarlo fuori con la forza: deve farlo di sua iniziativa. Al massimo raggiungilo e cerca di mantenere un comportamento che sia il più possibile rilassato e tranquillo;
  • se vuoi farlo uscire, chiamalo come fai di solito: se non ubbidisce, significa che si sente più al sicuro dov’è, anche se lontano da te. In questo caso non insistere: uscirà di sua spontanea volontà quando non sarà più spaventato;
  • non controllarlo: non deve pensare di essere al centro dell’attenzione e non deve credere che ciò che sta accadendo sia rivolto solo a lui;
  • ad ogni botto, tieni un atteggiamento allegro rendendo piacevole il contesto
    se dovesse urinare o defecare, non dare peso e pulisci: non devi in nessun modo farlo sentire in colpa;
  • non costringerlo a stare accanto a te e lascialo spaziare: deve riuscire a crearsi una situazione rassicurante;
  • se cerca il contatto, accettalo ma non favorirlo;
  • non toccarlo all’improvviso, in particolare da dietro e, se proprio devi farlo, accertati che ti veda e che capisca le tue intenzioni;
  • se abbaia, ulula o guaisce, distrailo;
  • se tenta di mordere o di distruggere oggetti, distrailo;
  • fai attenzione ai toni voce e non tenere radio o televisione con volume molto alto;
  • fai molta attenzione nel momento in cui si stappano le bottiglie;
  • attento ai balconi aperti: possono essere visti come disperate vie di fuga;
  • cerca di sdrammatizzare la situazione, eventualmente facendolo giocare; non devi proteggerlo o confortarlo e soprattutto non devi dar peso alle sue ansie. In questi casi è molto più efficace una vera e propria “pratica dell’allegria”.

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