Come cane e gatto?

cane e gatto

Quando sono arrivato in casa ero un cucciolo pelosetto che attirava le coccole di tutti, ho iniziato a perlustrare la zona, a creare i miei piccoli spazi. I miei amici a due zampe mi compravano giochini divertenti ed era bello stare in giro per casa, attirare l’attenzione degli amici e godermi le coccole di tutti. Quando tutti uscivano io potevo andare in giardino e ammetto che qualche volta ho anche scavato, ma giusto per conservare qualcosa, non per fare dispetto. Non credo abbiano capito le mie buone intenzioni perché mi sgridavano sempre, nonostante questo era una vita mediamente divertente.

Un giorno dopo la pappa, il mio solito giretto nei giardinetti sotto casa, stavo appisolato nella mia cuccetta e ho sentito vocine euforiche arrivare dall’altra stanza, ho pensato a qualche amichetto dei bambini, ma l’orario era insolito e quindi ho pensato che fosse arrivata l’ora di fare il mio sporco lavoro, cioè controllare chi arriva in casa per proteggere i miei amici a due zampe. Ammetto sono andato un po’ sonnecchioso e senza troppa voglia, ma era il momento del mio pisolino, mica si può chiedere energia?

Entro e vedo la famiglia in tondo, erano loro che ridacchiavano tutti euforici, allora mi sono avvicinato, cosa avranno mai visto i miei occhi? Orrore, un peloso su quattro zampe, orecchie a punta, artigli che rovinano divani e sedie, tanti miagolii: un gatto! Come si sono permessi senza chiedere, senza il mio permesso? Un ospite non gradito, speravo solo fosse un gatto di amici andati in vacanza, ma era troppo piccolo, sembrava appena svezzato e chi prende un gatto appena svezzato e va in vacanza lasciandolo ad amici? Ho abbaiato arrabbiato e me ne sono andato pensando: <<appena escono gli faccio la festa>>

Peccato avessi già mangiato altrimenti avrei saltato anche la pappa, anzi decisi di saltare la prossima così poi mi avrebbero trattato meglio e mi avrebbero comprato quei pezzettoni di carne che tanto mi piacciono. Tutto regolare: al mattino dopo loro sono andati a scuola e al lavoro e io invece di scendere in giardino sono rimasto in casa, con il nemico. Vedremo chi la spunta, insieme non possiamo vivere, io sono un cane, lui un gatto siamo biologicamente nemici, io sono arrivato prima, non faccio danni perché non ho gli artigli, sono socialmente utile perché faccio la guardia: lui è di troppo, è evidente, no?

Mi sono avvicinato e lui era già lì tremolante: <<ahaha, ha paura di me….vedremo chi la spunta, micio funesto!>>. Stavo per prenderlo quando lui, salta all’improvviso su una sedia e poi subito dopo sulla credenza, in alto, troppo in alto, accipicchia, io non so saltare. <<Ora che faccio? Mica posso andar via con la coda tra le gambe e neanche posso restare minaccioso sotto la credenza, farei la figura del cretino>>. Ci riprovo il secondo giorno, stessa, storia e poi il terzo, il quarto…devo cambiare strategia.

bulldog e gattoUn giorno stanco di questa diatriba, loro escono per lavoro e scuola e io vado di nuovo in giardino, mi addormento al sole e dopo un po’ sento quell’antipatico che sembra un leone inferocito, mi affaccio e cosa vedono i miei occhi?? Tanti cagnoloni intorno al gattino che cercano di prenderlo e lui tutto arruffato che minaccia con i suoi artigli. Qui si deve ristabilire l’ordine. Allora mi avvicino, faccio la voce grossa e i cagnoloni scappano via, giustizia è fatta. Mi riappisolo e quando mi risveglio il peloso con gli artigli è comodamente disteso sulla mia pancia, non è poi così antipatico, sembra anche carino e morbido.

Quando l’ho visto così ho capito che poteva essere un grande amico con cui passare il tempo mentre gli umani sono al lavoro e a scuola, possiamo passeggiare, dormire, scavare e correre. Quando scaviamo gli umani non sanno mai a chi dare la colpa, mentre i graffi sul divano non possono essere i miei e quindi alla fine sgridano entrambi e io ci guadagno.

Lui in fondo ha bisogno della mia protezione perché è piccolo e io sono sempre il responsabile di casa. Io con il mio nuovo amico gatto in realtà sto bene, la storia degli eterni nemici è una bufala che ci raccontano da cuccioli per alimentare le liti, basta rispettarsi reciprocamente e il gioco è fatto. In fondo cosa c’è di interessante e bello dello stare tutta la giornata, o gran parte della giornata, da soli in casa quando in realtà si può trascorrere del tempo con un amico?

Ognuno ha bisogno di un sostegno, di un amico a cui appoggiarsi, certo il gatto la cosa la prende alla lettera. Qualunque sia la razza non è importante, conta che si comporti da amico. Ora che è cresciuto devo ammettere che è anche un buon sostegno fisico perché quando i cagnoloni più grandi vengono vicino al recinto e fanno la voce grossa con me, lui arriva, gonfia il suo pelo, tira fuori gli artigli e con una zampata sul muso li fa scappare.

Insomma ora senza il mio gatto mi sentirei solo e perso, però non ditelo in giro che ho detto queste cose, devo mantenere un certo stile.

P.S. Sono il gatto amico del cane di sopra, vi confido un segreto: io lo avevo capito subito che si sarebbe sgonfiato in poco tempo e alla fine saremmo diventati amici. Però che faticaccia ho dovuto fargli credere che avevo bisogno di lui, in realtà io quei cagnoloni li avrei fatti scappare anche da solo con i miei artigli, ma per fare amicizia gli ho dato ciò che voleva: il ruolo da eroe. Comunque nonostante i suoi difetti e il caratteraccio a volte burbero è un buon amico, anche se sulla storia del migliore amico dell’uomo avrei un’opinione un po’ diversa. In questo brave racconto, vi ho voluto divertire con il punto di vista di un cane all’arrivo di un gatto…

Il punto di vista del gatto lo potete trovare qui: Come far convivere cane e gatto, Miciogatto.it